Cultivating Beauty
Coltiviamo bellezza.
Collina, Vulcano, Mare, Terra.
La storia in Sicilia della famiglia Tasca d’Almerita è scritta nella terra che custodisce e tramanda da otto generazioni.
Con il profondo rispetto che si deve alla tradizione e lo sguardo sempre rivolto al futuro.
La storia
200 anni di storia, “a lenta maturazione”.
Alla Tenuta madre Regaleali, 550 ettari nel cuore della Sicilia di proprietà della famiglia Tasca d’Almerita dal 1830, negli anni si sono aggiunte altre 4 Tenute: Capofaro, a Salina, Tascante sull’Etna, la storica Tenuta Whitaker nell’antica isola di Mozia e Sallier de La Tour, a Monreale
Ogni Tenuta ha una sua marcata personalità e narra una Sicilia sempre diversa. Accanto ai vigneti crescono alberi di ulivo, campi di grano e mandorli. Negli orti, nei pascoli, nei frutteti, lavorano uomini e donne che aiutano a tenere il passo delle stagioni e a far nascere i i migliori frutti. Ciascuno con il proprio carattere, ciascuno con i propri ritmi. Oggi la sfida più grande è preservare questi luoghi per lasciarli intatti alle generazioni future, nel segno di un’attenzione costante alla salvaguardia di ogni singolo ecosistema.
Khalepà tà kalà,
Dicevano i greci.
La bellezza è ardua, dura scoscesa,
Come un terreno di Sicilia. Devi scavare,
sudare. I tuoi muscoli devono bruciare.
La schiena indolenzirsi. Le mani riempirsi di calli.
Solo allora qualcosa inizierà a crescere.
La bellezza è severa. Perche si nutrirà di te.
Si prenderà le tue mattine. Il tuo riposo.
La tua serenità. La tua giovinezza.
Esigerà tutta la vita. Quella dei tuoi figli.
Dei tuoi nipoti e dei loro figli. Solo allora,
la bellezza sarà i suoi frutti.
Dopo più di 200 anni e tante generazioni,
Alla nostra famiglia ha dato Tasca:
cinque Tenute dove la Sicilia rinasce
di vino in vino. Così abbiamo capito
cosa intendevo i greci. Ma noi,
che non siamo filosofi, preferiamo dire:
La bellezza va coltivata.
Vini della Sicilia
Dal 1830
- 2023
Certificazione B Corp
Tasca d’Almerita diventa B Corp certificata, impegnandosi a perseguire finalità di beneficio comune, oltre al profitto.
- 2021
Robert Parker Green Emblem
Tasca d’Almerita tra le 24 cantine al mondo e le 3 italiane a ricevere il “Robert Parker Green Emblem”, per il suo impegno nella sostenibilità.
- 2019
Cantina Europea dell'Anno
Tasca d’Almerita nominata “Cantina Europea dell’Anno” dalla prestigiosa testata Wine Enthusiast per l’impegno assunto nella viticoltura sostenibile.
- 2017
Sostenibilità
Tasca d’Almerita è la prima azienda vitivinicola con certificazione di sostenibilità VIVA/SOStain.
- 2017
Contessa Franca
Una lenta permanenza sui lieviti, per 60 mesi. Debutta il Contessa Franca, millesimato extrabrut 2010.
- 2016
Cantina Marchesa
Il progetto Tascante si arricchisce di un’altra vigna e della sua cantina, Marchesa.
- 2015
Riserva del Conte
A quarant’anni di distanza dalla prima annata esce l’edizione speciale della Riserva del Conte 2010.
- 2012
Cantina dell'anno
Tasca d’Almerita è proclamata “Winery of the Year” dal Gambero Rosso.
- 2009
Il Syrah
Inizia la gestione della storica tenuta dei cugini Sallier de La Tour nella Doc Monreale.
- 2008
Il Nerello Mascalese
Debutta Tascante da Nerello Mascalese.
- 2007
Mozia
La Fondazione Whitaker affida la vinificazione delle uve sull’isola di Mozia a Tasca d’Almerita.
- 2006
L'Etna
Nasce il progetto Tascante (contrada Sciaranova e Piano Dario).
- 2001
Salina
Inizia la ricerca di territori vocati e con una forte personalità. Nasce Capofaro Malvasia & Resort sull’isola di Salina.
- 1994
Diamante
Il Conte Giuseppe crea il suo secondo “vino di anniversario”: Diamante, ma la prima annata in commercio sarà la vendemmia 2002.
- 1990
Il Metodo Classico
Nasce Almerita Brut Contea di Sclafani, ventiquattro mesi sui lieviti, metodo classico da uve Chardonnay.
- 1988
San Francesco
Nasce Cabernet Sauvignon.
- 1984
Nozze d'Oro
Per celebrare i cinquant’anni di matrimonio con la moglie Franca, il Conte Giuseppe crea il Nozze d’Oro, un blend di Inzolia e “Sauvignon Tasca”.
- 1979
Gli Internazionali
In segreto da suo padre, Lucio Tasca pianta i primi vitigni internazionali nella tenuta, 4 filari per tipo di Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Noir e Sauvignon Blanc.
- 1970
Riserva del Conte
La prima annata di Regaleali Riserva del Conte.
- 1960
Regaleali Bianco
Debutta il bianco Regaleali, un blend di Inzolia, Catarratto e Greganico che diventerà il fiore all’occhiello dell’azienda.
- 1954
L'alberello San Lucio
Viene piantato il primo degli attuali vigneti di Regaleali, un appezzamento di vitigno di Nero d’Avola coltivato ad alberello.
- 1950
La Tenuta
La ridistribuzione della terra avvenuta durante la riforma agricola in Italia causa il ridimensionamento della tenuta di Regaleali, dagli originari 1200 ettari a 500.
- 1901
Il Camastra
Con le locali varietà di vitigni Catarratto e Inzolia, con l’aggiunta di uvaggi Sauternes, nasce Camastra . Vince il premio Pistone, al quale seguono altri riconoscimenti in Italia e in Francia.
- 1890
Vivaio a Villa Camastra
I vigneti della famiglia Tasca vengono decimati dall’epidemia di fillossera che affligge le coltivazioni in Europa: viene creato un vivaio speciale a Villa Camastra per innestare le vigne su rizomi sani provenienti dall’America.
- 1882
Il Parsifal
Richard Wagner ultima il terzo atto del Parsifal mentre è ospite a Villa Tasca.
- 1854
Azienda Agricola Modello
Regaleali viene premiata come “azienda modello” negli annali dell’agricoltura. La coltivazione di cereali e la produzione di foraggio sono all’epoca le attività principali nella zona di Regaleali, dove le vigne occupavano soltanto un piccola porzione del terreno lavorato.
- 1840
Villa Tasca
La dote della moglie di Lucio, Beatrice Lanza, include Villa Camastra – ora Villa Tasca – residenza palermitana della famiglia Tasca d’Almerita.
- 1830
Regaleali
1200 ettari nella contrada Regaleali vengono acquistati dai fratelli Lucio e Carmelo Mastrogiovanni Tasca, introducendo le più moderne tecnologie agricole nell’entroterra siciliano.
Lavoriamo ogni giorno per lasciare alle generazioni future un ambiente migliore del nostro. Come fare? Misurando, valutando e provando a prevedere l’influenza che le nostre azioni potranno avere sul Pianeta.
In questo senso SOStain ci offre la possibilità di misurare, tramite rigorosi indicatori scientifici e con un approccio multidimensionale il nostro livello di sostenibilità e di migliorarci continuamente. Perché la sostenibilità non è un punto di arrivo, ma un miglioramento costante.
L’obiettivo è intraprendere un percorso di acquisizione di consapevolezza, per sapere esattamente che effetto ha ogni azione che compiamo in vigna, in cantina e in tutta l’organizzazione. E migliorarci sempre.
Perché gli uomini devono esistere nel mondo? È stata questa domanda, che il filosofo Hans Jonas si pose qualche tempo fa, a stimolare la mia riflessione. Sono trascorsi 4,4 miliardi di anni dall’origine della vita e solo 200.000 anni dall’apparizione della nostra specie. Nonostante ciò, l’uomo ha già causato l’estinzione di organismi viventi e interrotto importanti catene alimentari.
“Ecco perché penso non si possa più aspettare: dobbiamo cambiare marcia in direzione di una nuova etica della responsabilità che non si soffermi esclusivamente sull’uomo. Noi uomini facciamo parte, insieme a tutti gli altri esseri senzienti, della medesima casa comune, la Terra. La crisi socio-ambientale che stiamo attraversando non causa altro che un progressivo degrado della vita umana; bisogna dunque ripensare l’ecologismo come una forma di umanesimo: perché la difesa degli interessi umani coincide con la difesa della natura e viceversa”. Alberto Tasca