05.2023
La luce di Capofaro ha illuminato Care’s: the Ethical Chefs Days
La luce di
Capofaro ha
illuminato
Care’s: the
Ethical Chefs
Days
La luce del faro, appena riaccesa, ha illuminato Care’s: the
Ethical Chefs Days, l’evento di sustainable food che si è
tenuto a Salina dal 25 al 27 maggio.
Molti gli chef nazionali e
internazionali che,
attraverso differenti
narrazioni culinarie,
hanno collocato al
centro dei loro piatti un
pensiero etico comune,
che pone attenzione alla
stagionalità degli
ingredienti, al recupero
degli scarti, ma anche
alla territorialità delle
materie prime, alla cura
dell’ambiente, a una
cultura ecologica
diffusa.
Gabriele Camiolo, chef di Capofaro Locanda &
Malvasia, è stato uno dei protagonisti della
rassegna per promuovere un approccio alla
cucina basato sull’ascolto del territorio, sul
dialogo con i produttori, sull’interazione con
paesaggi diversi.
Ha espresso la sua idea di cucina etica a Care’s
preparando un gambero sgusciato, adagiato in
una salsa preparata con i gusci, la testa e il
carapace, in modo da utilizzare anche gli scarti,
scottato con la tecnica del flambadou e
arricchito da una crema di limoni di Capofaro e
del curry eoliano. Un piatto che coniuga il
concetto di territorialità, di recupero degli
scarti e di cucina circolare.
Ha inoltre reso omaggio alla comunità
nordafricana, molto diffusa a Salina, e ricordato
la forte influenza della dominazione araba in
Sicilia, attraverso una tajine di occhiata – pesce
povero e con carni dai sapori neutri – in cui ha
infuso storia e tradizione con spezie e agrumi.
Una sorta di ragù di pesce che è diventato
condimento di un panino di miglio, cereale
segnalato dalla FAO per le sue proprietà
nutrizionali e per la resilienza nell’adattamento
ai cambiamenti climatici.
Due piatti d’eccellenza attraverso cui lo chef
Gabriele Camiolo ha raccontato la sua idea di
sostenibilità: studiare e capire la materia prima
in tutte le sue potenzialità, per esprimerla in
modo che non lasci traccia, cioè rifiuti, cioè
spreco.